Gli italiani salutano l’ora legale… ma quanto ci ha fatto risparmiare!
Dopo sette mesi di ora legale, gli italiani si preparano a spostare un’ora indietro le lancette dell’orologio per riportarlo al pari con il sole: alle 3 di domenica 29 ottobre scatta l’ora X, per la quale ci si prepara anche al fine di evitare stress e contraccolpi fisiologici. Per la prossima ora legale bisognerà aspettare il 25 marzo 2018, intanto Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, fa il conto dei risparmi portati da quell’ora quotidiana di luce in più che ha portato a posticipare l’uso della luce artificiale.
Ebbene, l’Italia ha risparmiato complessivamente 567 milioni di kilowattora (quanto il consumo medio annuo di elettricità di oltre 200 mila famiglie), un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 320mila tonnellate. Considerando che nel periodo di riferimento un kilowattora è costato in media al cliente domestico tipo circa 19,5 centesimi di euro al lordo delle imposte, il risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2017 è pari a 110 milioni di euro.
Nei mesi di aprile e ottobre – ha rilevato Terna in una nota – si è registrato, come di consueto, il maggior risparmio di energia elettrica. Ciò è dovuto al fatto che questi due mesi hanno giornate più ‘corte’ in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento.
Nei mesi estivi come luglio e agosto, invece, poiché le giornate sono già più lunghe rispetto ad aprile, l’effetto ‘ritardo’ nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità.
Dal 2004 al 2017, secondo i dati elaborati dalla Spa dei tralicci, il minor consumo di elettricità per il paese dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 8 miliardi e 540 milioni di kilowattora (quantitativo equivalente alla richiesta di energia elettrica annua di una regione come la Sardegna) e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di circa 1 miliardo e 435 milioni di euro.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2015”