Pelle sintetica: come si realizza e quanto può durare
Si tratta di pelle sintetica che ha tutta un’altra origine, perché non deriva da prodotti animali.
Può essere di due tipi diversi: si può trattare di un tessuto (anche naturale, come lino e cotone) su cui è stato spalmato un materiale polimerico, plastico, oppure può essere completamente di sintesi, ovvero fatta di sola plastica.
E se la vera pelle si può definire eterna, quella sintetica dipende da come è stata fatta. Quella realizzata col tessuto ha una durata minore, perché nel tempo lo strato plastico, anche fatto nel migliore dei modi, con l’uso e con il lavaggio tende a staccarsi dal tessuto originario e a creare delle pieghe o delle piccole lesioni. Non può quindi avere la stessa resistenza della pelle, può durare da pochi anni fino ad un massimo di sei o sette.
A suo vantaggio si può certamente dire che la pelle sintetica ha una manutenzione più semplice, richiede meno cure perché può essere lavata con acqua e sapone di Marsiglia diluito, mentre la pelle richiede l’uso di prodotti più specifici.
Diverso il discorso per la pelle completamente sintetica, ma di nuovissima generazione: può infatti avere la stessa durabilità della pelle vera. Infatti gli studi dimostrano che le strutture microscopiche di queste pelli sintetiche sono quasi indistinguibili da quelle delle pelli naturali, e questo poi garantisce una resistenza similare.
A sfruttare questo nuovo tipo di pelle è soprattutto il mercato dell’abbigliamento delle moto perché le pelli sintetiche di nuovissima generazione hanno il grande vantaggio di essere più leggere, rispetto alla pelle normale, mentre mantengono le stesse caratteristiche di traspirabilità e resistenza.
La tossicità si ha solo sui materiali di origine clorurata (come il PVC) che nel tempo potevano rilasciare sulla pelle del consumatore dei residui dannosi. Fortunatamente oggi esistono precise normative volte ad eliminare dal mercato europeo tutti questi prodotti. Bisogna fare attenzione alla zona di provenienza, all’origine del prodotto. Ci sono dei marchi che hanno delle sigle in cui si specifica che sono state seguite delle norme precise stabilite dalla comunità europea, per cui si dichiara che non sono stati usati prodotti clorurati, quindi dannosi per l’uomo. I prodotti non conformi, generalmente provengono dai paesi dell’est.
È vero che ormai molti oggetti vengono fabbricati all’estero, ma il fatto che il prodotto finale sia italiano, è una garanzia in più rispetto ad un prodotto extraeuropeo.
Se da una parte è innegabile che la pelle sintetica ha costi decisamente più contenuti, dall’altro bisogna pensare che la vera ecopelle può consentire alle aziende virtuose, che seguono determinati protocolli, di ottenere delle detrazioni fiscali e questo si ripercuote sul prezzo finale che non è assolutamente elevato. E anche la sensibilità, sempre maggiore, nelle persone ad acquistare prodotti ecologici, fa sì che ci sia un ritorno immediato.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2015”