Una corretta pulizia degli ambienti è il primo passo per combattere le allergie
Polvere, capelli, peli di animale, residui di cibo, carta, frammenti di materiali vari: sui nostri pavimenti si trova davvero di tutto, spesso in dimensioni talmente microscopiche da non vedersi a occhio nudo.
Primi fra tutti gli acari, animaletti tanto minuscoli quanto numerosi e aggressivi che vivono nello sporco, che si nutrono dei nostri residui organici (ad esempio le pellicine o la forfora) e che troviamo anche su tappeti, tende, divani e poltrone. Per non parlare di giocattoli, libri, soprammobili e persino dentro al letto dove dormiamo.
Diventa quindi molto importante eliminare il più possibile la polvere. Ma come fare? C’è chi usa il panno elettrostatico, chi la vecchia federa del cuscino adibita a strofinaccio, chi per lavare i pavimenti preferisce il metodo tradizionale con straccio e spazzolone. C’è ovviamente chi utilizza l’aspirapolvere, magari uno bello, completo di accessori, pronto al momento opportuno a sprigionare tutta la sua potenza e “ingoiare” ogni minima traccia di polvere e sporco. Ma l’aspirapolvere non ha solo vantaggi. Non è detto infatti che l’aspirapolvere, anche il più costoso, sia lo strumento ideale per eliminare lo sporco. Per qualcuno può essere faticoso da spostare, a volte si può rovesciare e bisogna raddrizzarlo piegando la schiena.
Un aspirapolvere, poi, può non essere totalmente efficace. Spesso basta poco per accorgersene: di pelucchi se ne trovano sempre dopo il suo passaggio. Anche il pulviscolo che si vede brillare nella luce parla chiaro: la polvere non è stata eliminata del tutto. Un bel po’ si è semplicemente sollevata o spostata sui mobili, sui giochi dei bimbi in disordine sul pavimento della cameretta, sui cuscini del divano, sul letto. Stesso discorso ovviamente per gli acari.
Quello degli acari è un bel problema se si pensa che è colpa di questi microscopici insetti se ci sono tante persone, soprattutto bambini, che soffrono di asma e allergie respiratorie. A differenza dei pollini delle piante che provocano la cosiddetta “febbre da fieno”, gli acari non sono stagionali: ci sono sempre. Quando si decompongono sprigionano degli allergeni, sostanze proteiche che finiscono nel naso di chi vive in quell’ambiente e respira quell’aria, e producono sintomi simili a quelli di un raffreddore cronico. Malesseri come mal di testa, congestione nasale o prurito, che insorgono soprattutto quando si spendono molte ore in casa, sono riconducibili proprio all’aria viziata satura di allergeni, cioè di sostanze che i nostri anticorpi percepiscono come nocive, e che quindi inducono reazioni infiammatorie, spesso sottovalutate.
Per combattere gli acari, prima di tutto, è necessario evitare di stipare gli ambienti dove si sta più di frequente – ad esempio dove si dorme o si lavora – di mobili, libri, oggetti e tappeti che possono diventare un facile habitat per gli acari. Inoltre, può essere opportuno dotarsi per la camera da letto e il salotto di biancheria antiacaro che include copri materassi, copri cuscini e copri divani.
Soprattutto, per la salute e il benessere delle persone allergiche, la polvere e le altre sostanze invisibili ma potenzialmente allergizzanti non vanno semplicemente spostate, bensì eliminate.