Per chi ha una sensibilità verso i temi ambientali è imprescindibile sentirsi responsabile dei consumi energetici della propria abitazione. Lo sviluppo delle tecnologie ha abbattuto i costi e aumentato l’efficienza dei pannelli fotovoltaici, aumentando notevolmente la loro diffusione. Un’altra rivoluzione è stata l’introduzione dei sistemi di accumulo, con importanti ottimizzazioni legate all’aumento della capacità delle batterie e della loro durata nel tempo. Tuttavia, la vera novità che promette di massimizzare lo sfruttamento dei pannelli solari sono le Comunità Energetiche, introdotte in Italia dal decreto Milleproroghe all’art.42bis, che recepisce una direttiva della Comunità Europea del 2018.

 

Una Comunità Energetica è un’insieme di persone che condividono energia rinnovabile e pulita in uno scambio tra pari. Rappresentano un modello innovativo per la produzione, distribuzione e consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili. Questo modello esalta i valori della lotta allo spreco energetico e della condivisione di un bene fondamentale a un prezzo concorrenziale, sfruttando l’innovazione che sta finalmente producendo una importante evoluzione nel mercato dell’energia.

 

Il funzionamento delle Comunità Energetiche è basato sul concetto chiamato Smart Grid (Rete Intelligente): anche in questo caso il principio tecnologico è quello che sta rivoluzionando completamente ogni ambito della nostra vita da decenni, ovvero la digitalizzazione. Nella realtà dell’energia domestica, digitalizzare significa passare da una rete fisica centralizzata, cioè con la trasmissione dell’energia che parte dal gestore elettrico e arriva alle nostre case, a un modello di connessione cosiddetta “a nodi”, quindi decentralizzata, con collegamenti diretti fra consumatori o fra gruppi di consumatori e il gestore.

 

Questa rete digitale intelligente è gestita da software avanzati, dotata di sensori di misura che permettono di intervenire anche al singolo nucleo familiare in funzione delle esigenze specifiche di consumo. La differenza rispetto al passato, quindi, è che prima chi possedeva un impianto fotovoltaico era autorizzato a vendere l’energia in eccesso solo al gestore della rete, mentre adesso può renderla disponibile direttamente ad altri consumatori, a patto che la comunità energetica segua i principi cardine del decreto di cui sopra.

 

L’obiettivo delle comunità energetiche, infatti, deve essere quello di fornire benefici ambientali, economici o sociali alla comunità stessa e all’area in cui opera, quindi sono esclusi diretti profitti economici: l’autoconsumo collettivo di energia non deve essere la principale fonte di reddito di chi cede l’energia (chiamato tecnicamente prosumer). La partecipazione alla comunità deve essere aperta a tutti, anche a chi non possiede un impianto di produzione (che è quindi chiamato consumer). Gli impianti non possono superare la potenza complessiva di 200kW, e la considivione deve avvenire attraverso la rete distributiva esistente, con lo scopo dell’autoconsumo istantaneo, anche con l’ausilio di batterie. Infine, i rapporti di condivisione devono essere regolati con contratto di diritto privato, che preveda la possibilità da parte del consumer di lasciare la comunità energetica in qualsaiasi momento, pur onorando gli accordi con i prosumer.

 

Le previsioni, secondo uno studio di The European House Ambrosetti, stimano in Italia un potenziale prossimo di 500mila comunità energetriche, con una riduzione di 3,6 milioni di tonnellate di CO2 annue e un risparmio economico di due miliardi di euro.

 

In conclusione, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) permettono finalmente a tutti di accedere e condividere i benefici del fotovoltaico. In Italia, dove molti abitanti di condomìni non hanno uno spazio di proprietà per installare l’impianto solare, prima non era possibile acquistare energia dai vicini con pannelli fotovoltaici, né per i produttori vendere direttamente ad altri utenti. Ora, grazie alle indicazioni della Comunità Europea, si incentivano l’autoconsumo e la condivisione dell’energia.

 

#ComunitàEnergetiche #EnergiaRinnovabile #Fotovoltaico #Sostenibilità #Autoconsumo #GreenEnergy #SmartGrid #TransizioneEnergetica #Innovazione #Ambiente