La lotta alla pirateria entra in una nuova fase. DAZN, la piattaforma che detiene i diritti di trasmissione della Serie A, Serie B e delle Coppe europee, ha avviato un’azione diretta nei confronti di oltre 2.000 utenti scoperti a guardare partite illegalmente tramite sistemi di IPTV pirata, comunemente noti come “pezzotto”.

L’iniziativa rientra in una strategia più ampia contro lo streaming illegale e arriva dopo mesi di indagini coordinate dal Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza, con il coinvolgimento delle procure di Bologna, Cagliari, Catania, Lecce e Napoli. In tutto, sono 2.189 le persone individuate in 80 province italiane, già sanzionate tra maggio e giugno 2025 con multe comprese tra 154 e 5.000 euro, per un totale di quasi 349.000 euro.

Secondo DAZN, però, le sanzioni amministrative non sono sufficienti a compensare il danno economico subito. Per questo motivo, l’azienda ha chiesto e ottenuto l’autorizzazione a conoscere i nominativi degli utenti multati, al fine di richiedere un risarcimento diretto.

A ciascuno dei soggetti coinvolti è stata inviata una lettera firmata dall’amministratore delegato di DAZN Italia, Stefano Azzi, con la richiesta di un indennizzo forfettario pari a 500 euro. L’importo serve, secondo la piattaforma, a chiudere bonariamente la vicenda. Tuttavia, se non si aderisce entro 7 giorni dalla ricezione della comunicazione, DAZN si riserva di procedere legalmente con azioni giudiziarie risarcitorie, che potrebbero comportare costi e spese ben più elevati.

Chi ritiene di essere stato sanzionato ingiustamente o desidera approfondire la propria posizione, ha il diritto di contestare. Presso i nostri uffici è possibile aprire una pratica per la gestione del caso e l’eventuale opposizione alla richiesta di DAZN, valutando insieme la documentazione ricevuta e le possibilità di difesa. In alcuni casi, è possibile dimostrare l’inconsapevolezza o la mancanza di responsabilità diretta nell’utilizzo del servizio pirata.

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