L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha inflitto a Poste Italiane una sanzione da 4 milioni di euro per aver adottato pratiche commerciali scorrette nell’utilizzo delle app BancoPosta e PostePay su dispositivi Android.
Secondo quanto emerso, Poste Italiane avrebbe vincolato l’utilizzo delle due app al rilascio da parte degli utenti dell’autorizzazione all’accesso a una vasta gamma di dati presenti sugli smartphone, pena il blocco totale delle funzionalità. Una condotta che l’AGCM ha definito “aggressiva” e “contraria alla diligenza professionale”, in violazione degli articoli 20, 24 e 25 del Codice del Consumo.
L’obbligo di consenso, introdotto a partire da aprile 2024, veniva giustificato genericamente dalla necessità di garantire maggiore sicurezza contro le frodi. Tuttavia, l’Antitrust ha contestato l’eccessiva genericità della motivazione e l’assenza di alternative reali per l’utente, che si trovava costretto ad accettare tali condizioni per continuare a usare i servizi digitali essenziali.