Bibite zuccherate: stop alle vendite nelle scuole superiori
L’industria europea dei soft drinks non venderà più bevande zuccherate nelle scuole secondarie dell’Ue, distributori automatici inclusi. Lo ha annunciato l’Unesda, l’associazione europea di categoria che rappresenta i più noti produttori di bevande analcoliche.
L’iniziativa, su base volontaria, sarà applicata gradualmente con l’obiettivo di raggiungere entro la fine del 2018 tutti i paesi Ue, coinvolgendo oltre 50mila scuole secondarie e più di 40 milioni di studenti. Dal 2019, le aziende aderenti a Unesda venderanno negli istituti scolastici solo bibite a ridotto contenuto calorico o senza calorie, oltre alle bottigliette di acqua. Obiettivo relativamente facile da raggiungere per le multinazionali che aderiscono all’associazione, meno per gli associati che fanno riferimento solo ai mercati nazionali. L’iniziativa è «l’ultima tappa importante intrapresa dall’industria dei soft drink nello sforzo di contribuire a ridurre l’obesità», si legge in una nota Unesda.
Dal 2006, gli aderenti a Unesda hanno introdotto specifiche limitazioni alle forme di promozione e pubblicità nei canali diretti a bambini sotto i 12 anni e sulla vendita di bibite nella scuola primaria.
«Una buona notizia per l’inizio delle scuole in un Paese come l’Italia, dove il 20% dei genitori dichiara che i figli non consumano quotidianamente frutta e verdura, mentre il 36% consuma ogni giorno bevande zuccherate» afferma la Coldiretti, che parla di «svolta necessaria» che «va sostenuta ed estesa a livello nazionale dove più di un bambino su cinque (21,3%) è in eccesso di peso e quasi uno su dieci (9,3%) che è addirittura obeso».
Il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina definisce l’iniziativa una «scelta giusta, che tutela i nostri ragazzi», e ricorda il «milione di studenti raggiunti dalle iniziative del programma frutta e latte nelle scuole e alle mense biologiche certificate».
Pur parlando in una nota di «notizia incoraggiante», le associazioni dei consumatori europei (Beuc), sottolineano come l’industria delle bevande analcoliche possa «certamente andare oltre facendo sforzi seri e efficaci di riformulazione». Tali sforzi «dovrebbero andare oltre la semplice riduzione delle porzioni e il lancio di nuove bevande con tenore di zucchero inferiore».
Ecco 10 buone ragioni per le quali sarebbe un bene smettere o comunque ridurre il consumo di bibite zuccherate:
- Il consumo regolare di bibite fa ingrassare. Bere anche solo una lattina da 33cl al giorno, al posto dell’acqua, per un anno può aggiungere 8 chili al vostro peso.
- Si può perdere peso anche non bevendo bibite dietetiche! Quando si consumano dolci che apportano meno calorie, il corpo si confonde. Rilascia insulina per assorbire gli zuccheri previsti nel flusso sanguigno, ma tali zuccheri non arrivano mai. Il risultato è un aumento della produzione di cellule grasse.
- I dolcificanti artificiali sono pericolosi. È vero, la FDA li ha approvati tutti, ma alcuni studi sostengono che alcuni possono provocare il cancro. Fino a quando gli scienziati non avranno risolto la questione, perché correre il rischio?
- Diabete. Gli studi hanno dimostrato un legame tra il consumo di bevande dolci e diabete di tipo 2. L’elevata quantità di zucchero aumenta le probabilità di contrarre la malattia. Le bevande dietetiche possono aumentare le probabilità anche in misura maggiore rispetto a quelle normali. 5. Salvare i denti. La cosa peggiore quando si beve una cola, un tè freddo, o una bevanda per sportivi è sorseggiarla lentamente. In questo modo i denti vengono coperti di zucchero miscelato a acido fosforico, acido malico e/o acido citrico, tutte sostanze che danneggiano lo smalto.
- Risparmiare denaro. Una famiglia americana di 4 persone può risparmiare fino a 500 dollari in un anno sostituendo le bibite con acqua di rubinetto.
- Sfruttate al massimo le vostre papille gustative. I soft drink riducono l’appetibilità del cibo. Un pasto decente preparato a casa o consumato in un buon ristorante non dovrebbe essere abbinato alle bibite zuccherate.
- Una lattina di cola da 33 cc contiene 7 cucchiaini di zucchero da 5 g. Se bevete anche un solo Dr. Pepper al giorno per un anno, avrete consumato 12 chili di zucchero!
- Controversi coloranti artificiali. L’E102 (giallo tartrazina), presente in Mountain Dew, per esempio, è stato collegato a iperattività nei bambini.
- L’ecologia. Miliardi di bottiglie di plastica e lattine vuote finiscono nei rifiuti e inquinano la Terra. Il riciclaggio funziona ma rappresenta solo la punta di un iceberg.