DIGITALIZZAZIONE DEI SERVIZI: La carta d’identità, un documento a prova del tempo!
Ne abbiamo tutti una, spesso stropicciata e un po’ consunta nel nostro portafoglio, si tratta della carta d’identità che, contrariamente a quello che si può pensare, è sempre al passo con i tempi. Se una volta le carte d’identità erano solo cartacee, queste dal 2019 sono state sostituite con quelle elettroniche sotto forma di tessera. Sono molti i vantaggi portati da questo cambiamento. Queste nuove carte permettono infatti non solo di riconoscere la persona ma su di esse è anche possibile caricare il badge del lavoro, l’abbonamento dei mezzi e perfino pagare ticket e multe. Se oggi la carta d’identità elettronica è d’obbligo per tutti coloro che rinnovano questo documento, in rari casi di emergenza è ancora possibile richiedere quella tradizionale cartacea.
Molto spesso, rinnovare la carta d’identità è un passaggio che sfugge a molti cittadini, vuoi per i mille impegni e per la lunga validità della stessa, spesso ci si dimentica di rinnovarla; solitamente non è un problema troppo grave, purché si riesca a rimediare in tempi celeri. Se veniamo fermati dalla polizia, ad esempio, la patente è un documento di riconoscimento perfetto che può essere mostrato al posto della carta d’identità. Anche se andrebbe sostituita, la carta d’identità scaduta, inoltre, ha ancora una certa valenza in quanto permette comunque di riconoscere il suo proprietario. Può quindi essere ancora utilizzata quando viene richiesta dalle forze dell’ordine o per votare. Ci sono però casi in cui l’essersi dimenticati di rinnovare la carta d’identità può provocare dei problemi. È il caso ad esempio dei viaggi. Grazie agli accordi tra i Paesi europei, non abbiamo bisogno del passaporto per visitare gran parte dell’Europa. Ci serve però un documento di riconoscimento valido per l’espatrio. Nel nostro Paese è la carta d’identità ad assumere questa funzione e a venir richiesta al momento della prenotazione su siti o ai controlli doganali. Mostrare una carta scaduta può farci imbattere in non pochi problemi. Lo stesso discorso vale quando vogliamo iscriverci a siti web che richiedono il riconoscimento degli utenti. Siti come il portafoglio elettronico Statispay richiedono ai nuovi utenti di caricare la foto del loro documento valido per poter effettuare l’iscrizione. Ciò è importante perché questi servizi prevedono l’uso di somme di denaro anche considerevoli e il riconoscimento degli utenti è utile per prevenire truffe e tutelare i clienti.
Rinnovare il nostro documento di identità in realtà è molto semplice e si può richiedere anche prima del tempo se quella che si possiede ora è rovinata o illeggibile. La procedura si può attuare fino a 180 giorni prima della scadenza e, se ci dimentichiamo di rinnovarla, è possibile comunque rinnovarla nei sei mesi successivi. Per richiedere una nuova carta d’identità bisogna rivolgersi all’ufficio anagrafe del nostro comune di residenza. Il rinnovo ha un costo di circa ventidue euro suddivisi tra spese di emissione e diritti. In comune dobbiamo presentare la vecchia carta d’identità, codice fiscale, ricevuta di pagamento e talvolta una foto in formato fototessera.
Qui ci verranno inoltre prese le impronte digitali, che verranno registrate con il documento, e potremo dare il consenso, se lo vogliamo, alla donazione degli organi. Non c’è, inoltre, più bisogno di passare a ritirare la nuova carta in comune. Questa viene infatti direttamente consegnata a casa dell’interessato entro sei giorni lavorativi. Da poco, inoltre, chi ha bisogno di rinnovare la carta d’identità può anche farlo presso le Poste Italiane del proprio comune di residenza se questo risulta più comodo rispetto al rinnovo in comune.