Dona più cibo e spreca di meno!
E’ ormai abitudine consolidata sprecare cibo. A lanciare l’allarme è anche l’ONU che afferma “Per molte persone, lo spreco di cibo è diventato un’abitudine: si compra più del necessario nei mercati, si lascia che frutta e verdura si deteriorino a casa o ci si serve di porzioni più grandi di quelle che possiamo in realtà mangiare. Queste abitudini mettono a dura prova le nostre risorse naturali e danneggiano l’ambiente”, precisa l’Organizzazione. “Quando sprechiamo gli alimenti, sprechiamo lavoro, fatica, investimenti e risorse preziose (come acqua, semi, mangime, ecc.), quelle che servono per produrlo, per trasportarlo e lavorarlo”.
La percentuale del cibo sprecato desta molta preoccupazione, parliamo del 17%.
Spreco alimentare che ha un impatto importante sul clima: alle 931 milioni di tonnellate di cibo che gettiamo sono associate circa l’8-10% delle emissioni annue di gas serra. “La riduzione dello spreco alimentare ridurrebbe le emissioni di gas serra, rallenterebbe la distruzione della natura attraverso la conversione della terra e l’inquinamento, aumenterebbe la disponibilità di cibo e quindi ridurrebbe la fame e farebbe risparmiare denaro in un momento di recessione globale”, è questo quello che afferma Inger Andersen, direttore esecutivo dell’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente). “Se vogliamo fare sul serio nell’affrontare il cambiamento climatico, la perdita di natura e biodiversità, l’inquinamento e i rifiuti, le imprese, i governi ei cittadini di tutto il mondo devono fare la loro parte per ridurre lo spreco alimentare”.
Sicuramente la pandemia ha rallentato lo spreco, come riporta lo studio del Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability il quale “con una metodologia di indagine sui comportamenti di consumo mai testata prima a questo livello, una “istantanea” sulle abitudini alimentari a livello mondiale” ha constatato che nel 2020 sono finiti nella spazzatura solo 27 kg di cibo a testa (529 grammi a settimana), quindi l’11,78% in meno (3,6 kg) rispetto al 2019. Dati questi certamente positivi, ma ancora non confortanti. Il cammino è lungo ed impegnativo, e la strada da percorrere verso lo Spreco Zero è ancora tanta!
Quello che noi come consumatori possiamo e dobbiamo fare è seguire delle regole di condotta responsabili. A tale scopo si invita la lettura della guida pubblicata dalla FAO, contenente 15 consigli su come ridurre gli sprechi alimentari, di seguito sintetizzata in breve.
“Adotta una dieta più sana e sostenibile; acquista solo ciò di cui hai bisogno; scegli frutta e verdura “brutti”; conserva il cibo con saggezza; leggi l’etichettatura degli alimenti; inizia in piccolo; ama gli avanzi; ricicla i rifiuti alimentari; rispetta il cibo; supporta i produttori alimentari locali; “Tieni a galla” le popolazioni ittiche; usa meno acqua; manteniamo puliti i nostri terreni e le acque; mangiamo più legumi e verdure; condividere significa prendersi cura”.