Il Credito al Consumo
Cos’è il credito ai consumatori? È un finanziamento che si può richiedere solo per bisogni personali, che riguardano la vita privata e familiare. Quando serve per acquistare qualcosa – per esempio l’auto, il televisore, il corso di formazione – si chiama prestito finalizzato o “credito collegato” e, di solito, il finanziatore versa la somma direttamente al venditore. Se invece viene richiesto perché si ha bisogno di denaro liquido, si chiama prestito non finalizzato. Sono quindi escluse dal credito ai consumatori tutte le forme di credito per esigenze che riguardano le attività professionali, quali l’acquisto di una macchina agricola o una stampante per il negozio.
Cosa non è credito ai consumatori? Anche se chiesti da un consumatore per esigenze private non sono considerati “credito ai consumatori”:
i finanziamenti inferiori ai 200 e quelli superiori ai 75.000 euro
i finanziamenti che non prevedono il pagamento di interessi o altri costi
i finanziamenti per acquistare un terreno o un immobile costruito o progettato
i finanziamenti di durata superiore ai cinque anni garantiti da ipoteca su beni immobili
gli sconfinamenti, cioè l’utilizzo, autorizzato in via occasionale, di somme superiori al proprio saldo di conto corrente o al fido ottenuto in conto corrente.
I finanziamenti esclusi dal “credito ai consumatori” sono elencati nel Testo Unico Bancario, disponibile sul sito della Banca d’Italia.
A chi posso richiedere il credito? A un finanziatore: banche e società finanziarie autorizzate. Il finanziatore può servirsi di agenti e mediatori creditizi, che sono intermediari del credito. Se il finanziamento serve ad acquistare un bene o un servizio, spesso è possibile rivolgersi direttamente ai punti vendita, per esempio ipermercati e concessionarie auto che svolgono tutte le attività di preparazione al contratto di finanziamento collegato alla vendita.
Chi può richiedere e ottenere il credito? Qualsiasi persona può richiedere un finanziamento. Per ottenerlo però è necessario dimostrare di essere in grado di restituire alle scadenze stabilite la somma ottenuta in prestito. Questa capacità si chiama “merito creditizio” e viene valutata dal finanziatore prima di concedere il prestito.
Come si valuta il merito creditizio? Prima di concludere il contratto o prima di acconsentire a un aumento importante della somma concessa, il finanziatore deve raccogliere le informazioni sulla capacità di rimborso del consumatore. Per questo può consultare una banca dati. Esistono infatti banche dati, pubbliche e private, che raccolgono informazioni sui finanziamenti ottenuti dai cittadini e anche eventuali informazioni negative, quali un finanziamento rifiutato o inadempienze nel pagamento delle rate.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2015”