Incentivo alla rottamazione nel Decreto Rilancio
Non è un segreto che l’unico effetto positivo causato dall’avvento della pandemia sia stato un crollo dell’inquinamento dell’aria, specialmente nel nord del paese. Il blocco dei trasporti e la minore circolazione dei mezzi hanno effettivamente dimostrato che un futuro dove la mobilità sostenibile giochi un ruolo da protagonista è a portata di mano. Il governo sembra voler continuare questo trend dando una spinta ulteriore alla mobilità sostenibile, rilanciandola e supportandola con varie iniziative inserite nel decreto Rilancio.
Se ormai tutti sanno del bonus riservato a biciclette e monopattini elettrici, (che consente di avere un rimborso fino a 500 euro sugli acquisti che verranno effettuati dal 4 maggio al 31 dicembre) è passata in secondo piano invece la notizia che il decreto contiene, a partire dal 2021, anche nuovi incentivi per la rottamazione di automobili e moto, specialmente le versioni “datate”.
Queste nuove agevolazioni alla rottamazione saranno valide dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, sarà infatti possibile rottamare la propria auto a partire dalla classe Euro 3 o inferiore ottenendo un bonus fino a 1500 euro, mentre il proprio motociclo fino alle classi Euro 2 e Euro 3 con un bonus fino a 500 euro.
I due incentivi non sono esclusivi e si possono richiedere entrambi
Per il momento questo bonus rottamazione è riservato ai residenti nei comuni con più alta concentrazione di smog, ovvero quelli che sfiorano o superano i limiti di concentrazioni di polveri sottili nell’aria, i cittadini che scelgono di richiedere gli incentivi di rottamazione potranno decidere di spendere la cifra ottenuta in abbonamenti al trasporto pubblico locale o regionale, biciclette o altri mezzi dimicomobilità sostenibile, non sarà dunque uno sconto sull’acquisto di una nuova vettura
Con il progressivo abbandono dei veicoli più inquinanti e il potenziamento del trasporto pubblico, diventa possibile iniziare a pensare ad un futuro diverso rispetto al trend degli ultimi anni.
Sempre se tutte queste iniziative verranno supportate sia a livello nazionale che europeo, ma si può ben sperare.
“Realizzato nell’ambito del programma generale di intervento della Regione Emilia-Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2018”.