Indicazione geografica: con la Dichiarazione di Bergamo più trasparenza e più risorse
Creare un sistema multilaterale per proteggere le Indicazioni Ge¬ografiche per renderlo efficace, semplice e trasparente per i produttori e i consumatori; migliorare la trasparenza e la protezione delle Ig su Internet, con la gestione da parte di ICANN del sistema assegnazione dei nomi di dominio di primo e di secondo livello; approfondire le ricerche sul positivo contri¬buto delle Indicazioni Geografiche alla sostenibilità economica e ambien¬tale e al cambiamento climatico; dare più risorse finanziarie per la cooperazione internazionale destinate al rafforzamento delle Ig.
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che, in occasione della settimana di eventi collaterali al G7 dell’agricoltura di Bergamo, in data 11 ottobre si è svolto il “G7 delle Indicazioni Geografiche” ed è stata sottoscritta la “Dichiarazione di Bergamo”, un documento strategico, presentato alle Istituzioni, che ha l’obiettivo di riconoscere il valore delle Indicazioni Geografiche in ambito agricolo, ambientale e commerciale, definendo anche gli strumenti per la lotta alla contraffazione, i piani per una produzione sostenibile e il rilancio dei negoziati per la tutela legale delle IG.
“Da Bergamo – ha affermato il Ministro Martina – rilanciamo l’impegno per la tutela e la promozione delle Indicazioni Geografiche. Con la Dichiarazione di Bergamo si delineano le sfide decisive per tutelare e promuovere il nostro patrimonio agroalimentare, definendo anche nuovi strumenti per la lotta alla contraffazione, i piani per una produzione sostenibile e il rilancio dei negoziati per la tutela legale dei marchi geografici. I 4 punti cardine della dichiarazione sono in linea con la nostra azione e, in qualità di Presidenza del G7 agricoltura, li assumo come punto di impegno. Vogliamo lanciare un segnale forte per ridare spinta ai sistemi di protezione multilaterali in un momento storico cruciale in cui assistiamo invece a un ripiegamento verso antiche logiche protezionistiche”.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2015”