La sostenibilità sul viso!
La sostenibilità ora si può mostrare anche sul proprio viso. Sempre di più infatti, i concetti di ecosostenibilità e green fanno breccia in settori e reparti solitamente agli antipodi. Alcuni di questi, sotto la spinta dei nuovi consumatori più giovani, è sicuramente quello della cura per il corpo e della cosmesi.
Sta infatti prendendo piede un’ottica sempre più green per questo settore, spesso coinvolto invece in tematiche gravi come il maltrattamento degli animali. Lo dimostra un’indagine della Uala (sito e applicazione leader nel Sud d’Europa dedicato alla bellezza e wellness), dato che i consumatori, in particolare quelli più giovani, sono sempre più attenti a una bellezza sostenibile verso l’ambiente. E i brand mondiali si adattano attuando una green revolution che coinvolge formule, pack e siti industriali con un minore impatto sull’ambiente.
Il sondaggio condotto dal portale parla chiaro: dal 2018 a oggi c’è stato un aumento del 17% delle vendite di prodotti etici e bio e, di conseguenza, un aumento del 19% dei saloni che offrono trattamenti cosmetici specifici. In particolare, nel nostro Paese la maggiore richiesta avviene nelle regioni del Nord, con un +20% rispetto al passato, e coinvolge soprattutto la cura dei capelli. È infatti in questo settore che si registra la maggiore attenzione – e quindi richiesta, pari al +23% – da parte di consumatori che prediligono trattamenti naturali. In particolare, l’attenzione è posta verso la colorazione, grande ritorno per esempio dell’uso dell’henné, e di tutti i trattamenti specifici per le cuti più sensibili e delicate.
Un cambiamento epocale che coinvolge il settore, potenziando quella che è definita agricosmesi. In poche parole, un’azienda che decide di puntare sull’agricosmesi oltre al pack plastic-free si appoggia a una filiera di produzione completamente bio fatta di ingredienti a chilometro zero, coltivati seguendo le regole dell’agricoltura biodinamica e utilizzando energie rinnovabili. Per un sempre minore impatto sull’ambiente.
Una lezione che i consumatori più giovani hanno capito e apprezzano, rimane da vedere se le grandi aziende di cosmesi continueranno su questa strada o, una volta esaurito il trend, torneranno alle vecchie e malsane abitudini.