Newsletter_5 del 22.05.2017
22 Maggio 2017
in | Azione 2 | Progetto 2017
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CESSIONE DEL QUINTO PER PENSIONATI: COME FUNZIONA?
La cessione del quinto è un prestito, erogato da una banca o da una finanziaria. Viene rimborsato tramite addebito automatico della rata che non può superare un quinto della pensione netta. La durata del finanziamento, spiega Facile.it, può variare da un minimo di due anni a un massimo di dieci. E’ richiesta un’assicurazione obbligatoria a tutela del rischio di morte del pensionato prima che il debito venga estinto.
Chi può richiederla e chi ne è escluso. La cessione del quinto, precisa Facile.it, può essere richiesta da tutti i pensionati Inps ed ex Inpdap, l’Istituto di previdenza dei dipendenti pubblici ora confluito nell’Inps, a eccezione dei titolari di pensioni e assegni sociali, di invalidità civile, di assegni di sostegno al reddito; di assegni al nucleo familiare; di pensioni con contitolarità per la parte che eccede la quota spettante al richiedente il prestito e ai lavoratori prossimi alla pensione che percepiscono una prestazione finalizzata a incentivare l’esodo dal lavoro.
La documentazione necessaria. Per ottenere il prestito va come prima cosa richiesta personalmente, presso qualunque sede Inps, la “comunicazione di cedibilità della pensione”, dove viene specificato l’ammontare massimo della rata, mentre la quota cedibile va consegnata alla banca o alla finanziaria che erogherà il prestito. Se il finanziamento viene richiesto a una banca o a una società finanziaria convenzionata con l’Inps, la comunicazione di cedibilità viene determinata direttamente dalla banca (o dalla finanziaria) attraverso un collegamento telematico con l’Inps stessa.
Documenti da presentare quando si fa domanda. E’ necessaria la copia del documento d’identità, il codice fiscale, il modello ObisM con contiene i dati anagrafici e personali, oltre quelli relativi all’ufficio pagatore, l’importo complessivo del pagamento, le detrazioni d’imposta e trattenute, l’ultimo cedolino della pensione e il Certificato unico dipendente (Cud), che non viene più spedito a casa, ma che si può scaricare online sul sito dell’Inps oppure richiedere attraverso una casella di posta elettronica certificata o, ancora, recandosi (o delegando per iscritto un’altra persona) presso una sede Inps, rivolgendosi a un Caf o a un ufficio postale che ha aderito alla rete ‘sportello amico’. In quest’ultimo caso dovranno essere pagati 2,70 euro+ Iva per la stampa di un modello.
Le convenzioni. L’Inps, segnala Facile.it, ha stipulato con alcune banche e società finanziarie delle convenzioni che permettono ai pensionati di usufruire di tassi agevolati rispetto a quelli di mercato. Sul sito dell’Inps è disponibile l’elenco degli enti che hanno aderito alla convenzione.
Le tutele per il pensionato. Prima di versare la rata alla banca o ad altro finanziatore, l’Inps verifica che sussistano determinate condizioni come la presenza dei requisiti richiesti per legge a una banca o a una finanziaria per effettuare questo tipo di operazione; che i tassi di interesse applicati siano sotto il ‘tasso-soglia’ anti usura, per gli enti accreditati, o pari ai tassi convenzionali fissati in base alla fascia di età e al prestito erogato dall’ente convenzionato. Nel contratto devono inoltre essere specificate tutte le spese: istruttoria, estinzione anticipata, premio assicurativo per premorienza, commissioni e interessi.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2015”