RISPARMIO ENERGETICO CON IL PELLET: BIOCOMBUSTIBILE CON PIU’ POTERE CALORIFERO DEL LEGNO
Il legno di pellet è un combustibile che si ricava dalla segatura essiccata; nel dettaglio, la norma UNI EN 14588 lo definisce come biocombustibile addensato, generalmente di forma cilindrica, di lunghezza casuale tipicamente fra 5 mm e 30 mm, e con estremità interrotte, prodotto da biomassa polverizzata con o senza additivi di pressatura.
I vantaggi
L’uso di stufe a pellet rappresenta l’avanguardia del riscaldamento sotto diversi punti di vista, considerando vantaggi legati all’ecologia e all’economia. A parità di volume, il potere calorifero del pellet è circa il doppio di quello del legno. Un altro vantaggio è l’energia necessaria per la produzione e la distribuzione di pellet è rappresenta circa il 2,7% rispetto all’energia finale, mentre per metano e gasolio si registrano percentuali superiori, rispettivamente il 10% e il 12%. Si tratta di fattori che concorrono nel rendere particolarmente competitivi, dal punto di vista economico, i sistemi di riscaldamento che utilizzano questa specifica tipologia di biomassa.
Consumo
Il primo Paese consumatore è il Regno Unito, seguito da Italia, Svezia e Germania. Si è passati da un consumo di meno di 2 mln di tonnellate del 2001 ai quasi 20 mln del 2013 (50% riscaldamento di ambienti e 50 per alimentare le centrali elettriche).
I sistemi
Una volta stabiliti i punti di forza del pellet, dunque, non resta che scoprire il mercato di stufe e caldaie che usano questo combustibile green. Collegate alla rete elettrica come ogni altro elettrodomestico, le stufe a pellet si accendono attraverso una resistenza elettrica e hanno un’autonomia di funzionamento che varia in funzione della capacità del serbatoio. Dal serbatoio stesso il sistema preleva i pellet lasciandoli cadere all’interno del focolare e, da lì, l’aria forzata permette di produrre calore. I fumi prodotti vengono immediatamente espulsi attraverso un ventilatore, garantendo il controllo della qualità dell’aria.
Le tipologie di stufe variano in base al tipo di rivestimento scelto e si può scegliere fra:
Stufe a pellet in ceramica, spesso scelte sia per le caratteristiche estetiche del materiale sia per il vantaggio tecnico di mantenere a lungo il calore;
Stufe a pellet in ghisa: materiale composto da una lega ferro-carbone in grado di disperdere molto lentamente il calore nell’ambiente;
Stufe a pellet in acciaio: raggiungono molto velocemente la temperatura richiesta;
Stufe a pellet in pietra ollare: legate alla tradizione e in grado di accumulare rapidamente una grande quantità di calore che viene rilasciata lentamente.
La classificazione, inoltre, si può fare anche in base alla funzionalità, che può distinguersi fra solo aria calda o aria e acqua calda sanitaria.
Le caldaie a pellet sono collegate all’impianto termoidraulico domestico e vanno a sostituire le classiche caldaie a metano. Dispongono di un serbatoio di accumulo che può essere più o meno capiente e in alcuni casi di un sistema di alimentazione completamente automatico.
“Realizzato nell’ambito del Programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico. Ripartizione 2015”