Truffe agli anziani: difendiamoli!
Le truffe sono un reato odioso perché, oltre al danno, la vittima viene presa dal senso di colpa di essere caduta nel raggiro, tanto palese quando viene svelato. La sicurezza è un bene assoluto per gli anziani. Sicurezza che spesso, molto spesso, viene messa a repentaglio dall’azione di malfattori che approfittano della buona fede di molte persone.
Il fenomeno purtroppo è in crescita, come rilevato dalle Forze di Polizia, e dipende anche dall’atomizzazione della famiglia e, di conseguenza, dalla solitudine in cui vivono molti anziani. Per queste persone, la truffa, oltre al danno economico che comporta, rappresenta anche un vero e proprio motivo di caduta psicologica con ripercussioni molto serie sullo stile e sulla qualità di vita. In altre parole, vi è il pericolo che gli anziani si chiudano in loro stessi, compromettendo la propria autonomia e la socializzazione.
Secondo il ministero dell’Interno, a farne le spese sono sempre più spesso gli anziani, bersaglio facile per i malintenzionati soprattutto quando abitano da soli. In soli due anni, gli over 65 vittime di truffa sono passati da 300 mila a 340 mila.
I casi denunciati, però, sono solo una parte: molte truffe, infatti, non vengono nemmeno denunciate dagli anziani, per vergogna o timore che i familiari vengano avvertiti e li considerino non più capaci di gestirsi autonomamente.
Polizia di Stato, Ministero dell’Interno e Confartigianato hanno messo a punto e distribuito in molte zone un vademecum con i consigli per evitare di cadere nella trappola di qualche malintenzionato e i tipi di comportamento sospetto da cui guardarsi; è molto importante seguire delle informazioni redatte da chi conosce molto a fondo il territorio, proprio perché conoscere la realtà in cui viviamo e mettere in campo tutte le forme di prevenzione possibili, crediamo sia il migliore modo per non cadere nella rete dei malfattori.
In queste situazioni purtroppo si approfitta della ingenuità e della bravura di un anziano che con buone intenzioni fa entrare estranei in casa propria o perché qualcuno finge di sentirsi male o perché si fingono poliziotti o altri inservienti. I truffatori si approfittano delle persone più deboli, tenute d’occhio e venuti a conoscenza che abitano da sole.
La solitudine purtroppo è più frequente e più espansa rispetto al passato; una volta si era più uniti tra vicini di casa, ci si conosceva tutti nei quartieri, la portinaia era a conoscenza di spostamenti e in caso di bisogno ci si aiutava a vicenda. La promozione di iniziative volte ad incentivare la collaborazione e l’unione, la sorveglianza, il controllo e l’assistenza verso quella grande maggioranza della popolazione che è caratterizzata dagli anziani, i quali, per la maggior parte, risultano essere le persone con più bisogno di aiuto in assoluto: questa potrebbe risultare una buona forma di difesa contro i truffatori che potrebbe portare ad una discreta riduzione di questo fenomeno, purtroppo, molto diffuso.